Mappa di Cuba


La mappa rappresenta l’isola di Cuba con alcune località d’interesse al suo interno.

Segni convenzionali


Il pieno (o nero per chi vede) sono le terre emerse;
i buchi sono località interessanti;
le righine sono il mare.

Esplorazione

Orientate la mappa orizzontalmente, con l’angolo tagliato in alto a destra e la scritta in braille e stampatello in basso a sinistra. Adesso il nord è in alto. Vi sarà facile scoprire una figura che si allunga da una parte all’altra della mappa tra le righine, quasi onde, che rappresentano il mare. Cuba è così, lunga e stretta: lunga 1200 km come l’Italia, e stretta fino a solo 50km all’altezza del’Avana. È grande più o meno come un terzo dell’Italia (110mila kmq) e con una popolazione di circa un quinto: poco più di 11 milioni d’abitanti.

Il giro dell’isola

Cominciamo da ovest, cioè dall’estrema sinistra della mappa. Qui l’isola immerge la sua coda nelle acque calde del golfo del Messico. Tutt’attorno all’isola le spiagge sono moltissime, e il bagno sarà sempre una delizia visto che le acque non scendono mai sotto i 26 gradi, anche d’inverno, che poi è la loro stagione secca (novembre-aprile). Quella umida va invece da maggio a ottobre, ed è possibile che nel periodo agosto-settembre Cuba sia investita da cicloni con venti fino a 200 km all’ora.

Proseguiamo verso est seguendo la costa settentrionale. Il buchino che trovate all’interno è la cittadina di Pinar del Rio. L’Avana si trova invece qualche centimetro oltre sulla costa. A nord, oltre il mare, si trovano gli Stati Uniti: la Florida in particolare, separata da Cuba da solo 180 km. Da queste parti passa il tropico del Cancro che segna il confine tra la zona temperata, a cui anche l’Italia appartiene, e la zona torrida. L’Equatore è più a sud di circa 2600 km.

Superato lo stretto di Florida le onde sono quelle dell’oceano Atlantico, e se la mappa fosse più estesa verso nord ci troveremmo le isole Bahamas. Nel corpo dell’isola invece trovate Santa Clara, dove i rivoluzionari ottennero la loro vittoria definitiva sul dittatore Batista.

Seguendo l’ampio arco della costa, quando si inclina verso sud-est, all’interno c’è Camaguey prima e Guantanamo poi, ormai all’estremità più orientale. Vi viene in mente la Guantanamera che abbiamo tutti cantato almeno una volta? Qui però c’è anche la base navale di Guantanamo, 120 kmq dati in affitto perenne nel 1903 agli USA. All’interno della base si trova la famosa prigione, fino a poco tempo fa inaccessibile, dove sono stati rinchiusi prigionieri delle guerre degli Stati Uniti e quelli considerati collegati alla rete del terrorismo internazionale.

La aggiriamo passando nel canale Sopravento che la separa da Haiti e ci troviamo ora nel mar dei Caraibi. Se la mappa fosse più estesa, a sud potremmo trovare Giamaica che con Haiti, Repubblica Dominicana e Portorico sono le grandi Antille.

Seguendo l’arco meridionale dell’isola in direzione ovest troviamo prima Santiago sulla costa, poco distante da Guantanamo, poi Trinidad, non lontana da Santa Clara. Da queste parti, benché non visibile sulla nostra mappa, c’è la celebre baia dei Porci da cui nel 1961 gli Usa tentarono l’invasione di Cuba per abbattere il governo rivoluzionario castrista.

Non lontano dalla costa c’è la piccola isola della gioventù (Isla de la Juventud, la trovate?) e poi il canale dello Yucatán che la divide (200 km) dalla parte più meridionale del Messico; e ci ritroviamo nel golfo omonimo.

In verità attorno a Cuba c’è un’infinità di isolette e isolotti: ben 1600!

Il territorio di Cuba è prevalentemente pianeggiante, con una cordigliera, la Sierra Maestra, che si allunga parallela alla costa. La Repubblica occupa l’intera isola e le varie isolette circostanti, con l’eccezione della Baia di Guantánamo. L’isola è riuscita finora a mantenere intatte le sue bellezze naturali, ed è considerata il polmone verde dei Caraibi. Le autorità cubane hanno fatto della protezione del patrimonio naturale una priorità e hanno creato più di 250 aree naturali protette, che coprono il 22% del paese e – ad esempio – è uno dei pochi posti in cui le popolazioni di api non sono diminuite, grazie alla promozione di un’agricoltura biologica.

Cuba è una repubblica socialista. La rivoluzione contro il dittatore Fulgencio Batista, al potere dal 1933, cominciò con la spedizione dal Messico degli 82 “Barbudos” con Fidel Castro e Che Guevara. Sbarcati sull’isola, affrontarono l’esercito e ripiegarono sui monti della Sierra Maestra dove si costituì un piccolo esercito popolare che affrontò quello nazionale attraversando tutta l’isola, fino alla decisiva battaglia di Santa Clara, il 30 dicembre del 1958. La notte dopo, a Capodanno, Batista fuggì trafugando denaro delle riserve nazionali; il primo gennaio 1959 le colonne ribelli si diressero alla capitale senza incontrare alcuna resistenza e l’8 gennaio Fidel Castro e i barbudos entrarono trionfanti a L’Avana.

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