Mappa d’Irlanda ed Europa

La mappa rappresenta quasi tutta l’Europa occidentale (nella quale si distingue l’Irlanda) e una parte dell’Africa settentrionale.

Segni convenzionali

Il pieno indica i diversi Paesi;
la linea incavata ne segna i confini;
l’area punteggiata è la Repubblica d’Irlanda o Éire;
il vuoto è il mare.

Esplorazione

Disponete la mappa con la scritta in stampatello e in braille in alto: quello è il nord. Cercate subito la piccola area punteggiata piuttosto in alto a sinistra: è la Repubblica d’Irlanda o Éire. Sta tra il 54esimo e il cinquantunesimo parallelo circa: tra un parallelo e l’altro ci sono circa 110 km, e quello più a nord dell’Italia è il quarantaseiesimo.

Come sapete l’Irlanda è un’isola, ma la repubblica ne occupa solo i cinque sesti. Osservate infatti che la parte a nord-est non è punteggiata ma piena: è la cosiddetta Irlanda del nord, capitale Belfast, che fa parte del Regno Unito. Partiamo da qui per il nostro viaggio virtuale fino all’Italia.

Dall’Irlanda all’Italia

La nostra navicella prende il largo nel canale del nord che separa l’Irlanda del nord dall’isola grande che le sta a fianco, e che è la Gran Bretagna. Scendiamo verso sud, cioè verso di voi. Il canale del nord si allarga nel mare d’Irlanda, su cui si affaccia Dublino, capitale dell’Éire. Scendiamo ancora e siamo nelle acque dell’oceano Atlantico. Ma noi che temiamo le sue grandi onde e le tempeste preferiamo costeggiare la Gran Bretagna, anche perché a ovest l’Irlanda non c’è più.

Circumnavighiamo la punta estrema ad ovest della Gran Bretagna, cioè la Cornovaglia, e virando verso est ci immettiamo nel canale della Manica.

Trovate un bel punto stretto. È la distanza tra Dover (Inghilterra) e Calais in Francia: sono 34 km. C’è chi ha provato a passarli a nuoto! Sotto c’è il famoso tunnel. Noi potremmo oltrepassarlo e ci troveremmo nel Mare del Nord, ma invece attraversiamo i 34 km dello stretto e torniamo indietro lungo il canale della Manica in direzione ovest, stavolta seguendo la costa francese. Qui sfocia la Senna; questa è anche la costa della Normandia, quella famosa per lo sbarco alleato il 6 giugno del ’44, famosa anche per le maree che coprono e scoprono chilometri di costa.

Scendendo notate una penisola che si sporge verso l’Atlantico? È la Bretagna, che noi aggiriamo. Costeggiamo ora il grande arco che fa la costa francese.

Ci sono dei bei fiumi che sfociano qui, la Garonna, la Loira, e delle belle città: Nantes, Bordeaux, ma noi non troviamo né queste né altre sulla mappa. La parte più meridionale di questo arco è il golfo che i francesi chiamano “di Guascogna” e gli spagnoli “di Biscaglia”. La costa ad un certo punto fa quasi un angolo, per poi svilupparsi verso ovest. In quell’angolo c’è la regione dei Baschi che occupa un po’ di Spagna e un po’ di Francia. Infatti, proprio da quell’angolo parte verso l’interno una linea incavata: è il confine tra Francia e Spagna e lì, su quella linea, ci sono i monti Pirenei.

Qui la costa piega decisamente verso ovest facendo almeno nella mappa una linea quasi retta. La seguiamo fino a quando piega verso sud. Questa nell’angolo, esposta all’oceano e alle sue onde è la Galizia, una regione spagnola. Lì ci sarebbe Santiago de Compostela, meta del celebre pellegrinaggio che parte dai Pirenei per più di 700 km. Ci troviamo ora al quarantaduesimo parallelo, cioè all’altezza dell’Italia settentrionale, della pianura padana.

Sotto, trovate una linea incavata che si addentra per piegare poi verso sud: è il confine tra la Spagna e il Portogallo.

Quindi noi procediamo verso sud lungo la costa portoghese, salutiamo Lisbona (nella mappa non c’è) e appena possibile ci volgiamo ad est. Oltrepassato di nuovo il confine sud tra Portogallo e Spagna, l’oceano si stringe fino a quella “foce stretta”, come dice Dante, che gli antichi chiamarono colonne d’Ercole e che oggi è Gibilterra. A sud dello stretto c’è l’Africa, il Marocco, la città di Tangeri. Passato lo stretto ci troviamo nel Mediterraneo, a nord trovate la regione spagnola dell’Andalusia e qui c’è la costa del Sol. La seguiamo. Dopo un po’ piega verso nord-est, obliquamente. Su questo mare si affaccia la regione spagnola della Catalogna, la costa Brava e Barcellona, fino ad arrivare alla linea incavata di confine tra Spagna e Francia. Abbiamo così fatto il giro di tutta la penisola iberica.

Un po’ dopo il confine, la costa piega decisamente verso est: è la costa Azzurra, con Marsiglia e Nizza e il principato di Monaco. Da qui possiamo ormai salutare l’Italia: la riconoscete ad est nella sua caratteristica forma di stivale? Dove vogliamo fermarci? A Genova? E’ al centro di quell’ampio golfo a nord della Sardegna e della Corsica; o a Civitavecchia, cioè Roma e allora dobbiamo scendere lungo lo stivale e immaginarla più o meno di fronte alla Sardegna, o arrivare fino a Palermo, nel lato nord del triangolo della Sicilia? Fate voi!

Però adesso riprovate a fare il percorso a ritroso e tornare in Irlanda.

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