Mappa del Perù

La mappa rappresenta alcuni elementi del territorio peruviano.

Segni convenzionali

La superficie rigata – i territori non peruviani;
la linea continua – la costa;
i pallini – le città;
la superficie vuota – il territorio peruviano e l’oceano Pacifico;
le linee punteggiate – i limiti della cordigliera delle Ande;
la piccola superficie piena – il lago Titicaca.

Su e giù per il Perù

Grande quattro volte l’Italia, il Perù è abitato da 33 milioni d’abitanti, cioè un po’ più della metà degli italiani.

Disponete la mappa in verticale con la scritta in basso a sinistra e l’angolo tagliato in alto a destra. Avrete così il nord in alto.

Una prima sommaria esplorazione vi farà scoprire grandi superfici rigate a nord e ad est e superfici lisce attraversate da alcune linee sia continue che tratteggiate a sud e ad ovest.

Le superfici rigate sono i territori non peruviani. Cominciando dall’alto a sinistra troviamo l’Ecuador, poi a nord-est c’è la Colombia, a est il Brasile, a sud-est la Bolivia, a sud il Cile.

Lo spazio ad ovest è l’Oceano Pacifico. Il Perù è anzi uno dei quattro Stati che si affacciano su questo oceano in Sudamerica e cioè, da nord, la Colombia, l’Ecuador, il Perù e il Cile.

Dunque è un paese marittimo? Ah, proprio no! La caratteristica principale del Perù è soprattutto la grande varietà, con quattro differenti habitat:

. le pianure aride della costa del Pacifico,
. le vette delle Ande che si estendono da nord a sud-est,
. le foreste tropicali del bacino amazzonico a est,
. e infine l’habitat urbano della megalopoli di Lima, la capitale.


Individuiamoli sulla mappa:

la costa sul Pacifico è rappresentata dalla linea continua da nord-ovest a sud-est.

La segue lungo tutto il suo sviluppo – benché ad una distanza irregolare – la minacciosa cordigliera delle Ande, che con una simile irregolarità incombe su tutta la costa del Pacifico dell’America del Sud. Ne trovate il versante occidentale e quello orientale seguendo le linee punteggiate.

Sono cime altissime che raggiungono e superano i 6000 metri (il monte Huascarán raggiunge i 6768 m).

Varcata la cordigliera delle Ande in direzione est, come i grandi fiumi che daranno origine al Rio delle Amazzoni, scendiamo nella Selva, formata da un vastissimo bassopiano. Questa regione, dal clima caldo e umido, è ricoperta da un manto di foreste impenetrabili ed è la zona meno abitata del Perù (meno di un abitante per chilometro quadrato), occupando gran parte della superficie peruviana tra le Ande e il confine orientale col Brasile.

E Lima? Ne trovate il tondino che la rappresenta proprio sulla costa e con le Ande a poca distanza, circa a metà strada tra nord e sud. Qui abita quasi un terzo della popolazione peruviana, più di 9 milioni d’abitanti. Da lì passa il 12° parallelo sud, il che significa che il Perù è tutto tra l’Equatore il Tropico del Capricorno.

E il pallino che si trova in mezzo alle Ande ma più verso sud-est, cos’è?

Quel pallino rappresenta Cusco, a 3400 metri d’altezza. È stata la capitale storica dell’Impero Inca dal XIII secolo fino alla conquista spagnola del XVI secolo. È la principale meta turistica del paese, ospitando quasi 3 milioni di visitatori all’anno.

Se scendete ancora un po’, sempre sulle Ande ma al confine con la Bolivia, la superficie piena che trovate rappresenta il grande lago Titicaca (a 3812 metri d’altezza), che sconfina in Bolivia.

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