Perché ci vuole tatto

In collaborazione con la compagnia Sobremesa nella persona di Francesco Casaburi, nel 2015 parte il corso “Perché ci vuole tatto”, sull’universo percettivo della persona non vedente, dedicato ad insegnanti di sostegno, educatori, psicologi e familiari. Seguono tre edizioni, una all’anno tra il 2016 ed il 2018, anche presso il Centro di Documentazione Handicap di coop. Accaparlante. Nel 2016, il corso viene inoltre autorizzato dagli uffici scolastici della Regione Emilia-Romagna e ne viene realizzata una versione per le scuole. Nel 2022 viene realizzata un’edizione in forma di seminario residenziale presso il Monasterino della Conoscenza (Siena).

Attorno ad un tavolo, un gruppo di persone con gli occhi bendati prova a disegnare una mappa tattile che toccano con la mano libera.
Alcune persone bendate di spalle sono rivolte verso la campagna senese.