Memoria, natura ed arte a occhi chiusi

11 marzo 2021
Memoria, natura ed arte ad occhi chiusi: un nuovo progetto di turismo dolce sull’Appennino


ViaggieMiraggi e La Girobussola, grazie al contributo dell’Otto per Mille Valdese, presentano un nuovo progetto per la creazione di un itinerario responsabile e accessibile alla scoperta del ricco patrimonio dell’Appennino bolognese.

Scorcio di un sentiero che costeggia i campi. Sullo sfondo le sagome definite del Monte Pero e Monte Finocchia a Vergato

Il 2020 è stato senza ombra di dubbio un anno difficile per il turismo. Da quando la pandemia ha investito la nostra quotidianità, La Girobussola non si è mai fermata, coltivando germogli di opportunità per promuovere una ripartenza inclusiva: una rinnovata attenzione alla responsabilità ambientale e sociale, l’apertura alla collaborazione e all’innovazione, temi che fanno parte del nostro DNA dalla fondazione, sono ora alla ribalta, ed è proprio da questi temi che prende i natali un nuovo progetto di turismo dolce.

Un ritorno alle origini anche in termini geografici per il primo cammino realizzato assieme a ViaggieMiraggi, rete italiana che promuove il turismo responsabile lavorando a contatto diretto con la società civile dei luoghi visitati - di cui siamo parte dal 2019 - e con il contributo dell’8 x 1000 della Chiesa Valdese. “Memoria, natura ed arte ad occhi chiusi: da Marzabotto a Grizzana Morandi attraverso i sentieri d'Appennino” mira infatti a creare un cammino accessibile alle persone con disabilità visiva nella zona compresa tra i comuni di Marzabotto e Grizzana Morandi, per un totale di 40 km in quattro tappe.

Un’area al cui notevole valore naturalistico si aggiungono quello artistico e di memoria storica. Numerosi i parchi protetti di cui è costellata, a testimoniare l’importanza del patrimonio ambientale, tra cui il Parco storico di Monte Sole, così nominato in memoria delle vittime dell’eccidio nazista: nelle prime alture dell’Appennino, assieme ai richiami di uccelli rari come il falco pellegrino, riecheggiano ancora tracce della ferocia e dell’eroismo di cui durante la seconda guerra mondiale furono teatro. Non solo natura e memoria, ma anche architettura ed arte: dall’eclettica Rocchetta Mattei, dimora dell’omonimo conte costruito alla fine dell’800, alla Chiesa progettata dal padre del modernismo Alvar Aalto, passando per i reperti custoditi nel Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria e le suggestioni della Casa Morandi, a lungo dimora del pittore bolognese Giorgio Morandi.

Scorcio del borgo di Ripoli, con le caratteristiche case in pietra dell'Appennino

Un’area ricca di risorse che rischiano di essere disperse se non messe a sistema. Spesso infatti alcune belle esperienze accessibili soffrono di un contesto che non ne garantisce davvero la fruizione, ed è proprio su quel contesto, con il coinvolgimento di operatori del turismo e dell’accoglienza, che si concentrano le azioni del progetto. “Dobbiamo considerare che il viaggio è composto da tanti elementi” ha dichiarato Ilaria, una delle nostre socie, a Viaggi e Miraggi, “quindi per lavorare davvero in termini di accessibilità e inclusione è necessario operare in sinergia con vari fornitori di servizi e professionisti, integrando tutte le componenti”.

Come operare quindi in maniera integrata per creare un contesto di accessibilità? Lungi dal proporre una risposta universale, “Memoria, natura ed arte ad occhi chiusi” cerca una risposta specifica nel contesto in cui si sviluppa.

Trasversale a tutte le azioni è la sensibilizzazione, vero e proprio moltiplicatore d’impatto, alle necessità dei viaggiatori con disabilità visiva. A una prima fase di definizione e selezione delle tipicità culturali e naturalistiche del territorio segue un momento dedicato alla formazione vera e propria degli operatori turistici locali (operatori museali e della ricettività, esercenti, guide escursionistiche e accompagnatori), in cui si tratteranno sia nozioni teoriche sull’universo cognitivo-percettivo delle persone con disabilità visiva, sia buone pratiche di accoglienza, accompagnamento e mediazione culturale.

Conoscenza ma anche strumenti, con l’ideazione e realizzazione di materiali di supporto, sia tradizionali che digitali, come menù in braille e mappe per ristoranti e alberghi e i kit di cui doteremo le Pro Loco e gli uffici turistici per permettere di fruire dell’itinerario in completa autonomia. Infine, due viaggi pilota ci permetteranno di testare e perfezionare il cammino in modo che entri a far parte del patrimonio locale a tutti gli effetti.

Per approfondire, leggi l’intervista a La Girobussola sul blog di ViaggieMiraggi.


I profili bluastri dei monti dell'Appennino bolognese, guardando verso sud