La mappa rappresenta la posizione della Tunisia nel Mediterraneo, con tutti i paesi che vi si affacciano.
Segni convenzionali
Area punteggiata – il territorio della Tunisia;
pieno, nero – tutti gli altri territori;
solchi nel pieno – i confini tra gli Stati;
il vuoto è il mare.
Il giro del Mediterraneo
Disponete la mappa in orizzontale, con l’angolo tagliato a destra in alto. Ora avete il nord in alto.
Entriamo nei dettagli. Esplorate pure a due mani. Troverete una netta prevalenza di aree piene. Appartengono a ben tre continenti: Europa, Africa ed Asia che, in effetti, sono i tre continenti bagnati dal Mediterraneo. Troviamo quest’ultimo in una fascia vuota che si estende da est ad ovest nella parte inferiore della mappa.
Tra le terre che vi si affacciano non faticherete ad individuare un’area punteggiata di forma quasi ovale che si insinua con la sua punta meridionale nell’Africa: è la Tunisia che si trova proprio al centro di questo mare. Da qui iniziamo la navigazione lungo le sue coste.
Seguiamo la costa andando verso sinistra, cioè verso ovest e, aggirata la Tunisia, il Mediterraneo bagna l’Algeria che ha coste molto lineari. Un solco nel pieno segna il confine di Algeria e Marocco che, con lo stretto di Gibilterra, chiude il Mediterraneo ad ovest. Oltre lo stretto si estende
(ma nella mappa ne riportiamo solo una piccola propagine) l’Oceano Atlantico.
Attraversiamo lo stretto e, abbandonata l’Africa, approdiamo in Europa, e più precisamente in Spagna. Già perché anche se questo è lo stretto di Gibilterra, Gibilterra vera e propria è vicina sì, ma un po’ più ad oriente. La regione spagnola che costeggiamo adesso è l’Andalusia e qui c’è la Costa del Sol. La seguiamo. Dopo un po’ piega verso nord-est, obliquamente. Su questo mare si affaccia la regione spagnola della Catalogna, la Costa Brava e Barcellona, fino ad arrivare alla linea di confine quasi orizzontale tra Spagna e Francia.
Un po’ dopo il confine, la costa piega decisamente verso est: è la Costa Azzurra, con Marsiglia e Nizza e il Principato di Monaco qui non rappresentato. Da qui possiamo ormai salutare l’Italia: la riconoscete ad est nella sua caratteristica forma di stivale? Dove vogliamo fermarci? A Genova? È al centro di quell’ampio golfo a nord della Sardegna e della Corsica; o a Civitavecchia, cioè Roma, e allora dobbiamo scendere lungo lo stivale e immaginarla più o meno di fronte alla Sardegna – o arrivare fino a Palermo, nel lato nord del triangolo della Sicilia? Fate voi!
Per il nostro viaggio attorno all’Europa però bisogna che aggiriate la Sicilia, passiate il canale di Sicilia che la divide dall’Africa e in particolare dalla Tunisia punteggiata da cui siamo partiti, vi accorgiate appena di quel puntino sotto la Sicilia e in mezzo al mare che è Malta, entriate nel Mar Ionio, oltrepassiate il canale d’Otranto e risaliate l’Adriatico. Lì, in alto, ci sono Venezia ad ovest e Trieste ad est, e proprio ad est di Trieste inizia la nostra circumnavigazione della penisola Balcanica, un intrico di confini, lingue, tradizioni, etnie, sanguinosi conflitti. Cercheremo di districarci il meglio possibile con qualche inevitabile approssimazione.
Oltre il confine italiano c’è la piccola Slovenia. È uno degli Stati che sono nati dalla frammentazione della ex-Jugoslavia.
Scendendo lungo la costa orientale dell’Adriatico incontriamo la Croazia, proprio di fronte alla nostra riviera Adriatica (Rimini, Cesenatico…). Ad est della Croazia, con un minimo sbocco al mare c’è la Bosnia. Ancora più ad est, al centro della penisola balcanica c’è la Serbia.
Torniamo alla costa Adriatica.
Scendendo in direzione sud-est, superato il confine croato e il breve tratto bosniaco, c’è il piccolo Stato del Montenegro, di fronte al nostro Abruzzo.
Al di sotto c’è il canale d’Otranto, tra la Puglia, cioè il Salento, e l’Albania;
alle spalle di Albania e Montenegro verso est, al centro della penisola, si trova la Macedonia del Nord.
A sud dell’Albania e della Macedonia del Nord, ormai bagnata dal Mare Ionio e quindi di fronte alla Calabria, c’è la Grecia, l’ultima parte della quale sembra un’isola ma è congiunta al resto del continente solo per l’istmo di Corinto, ed è la regione greca del Peloponneso. Una bella isola invece c’è a sud-est del Peloponneso ed è Creta.
Il mare che sta a nord di Creta è il Mar Egeo. È un mare pieno di isole (quasi 2000), qui non riportate, alcune delle quali sono anche stati possedimenti italiani per un po’ del secolo scorso.
Risalendo le coste occidentali del Mar Egeo, cioè quelle della Grecia, incontriamo il confine con la parte europea della Turchia, lo stretto dei Dardanelli e il Bosforo con la città di Istanbul che fu Bisanzio, e prima ancora Costantinopoli. Questo confine, lungo il quale i Greci temono l’aggressività turca, depreda in costo di armamenti una grossa fetta del bilancio greco.
Se oltrepassassimo il Bosforo entreremmo nel Mar Nero, che bagna sia terre europee che asiatiche e che qui non è rappresentato per intero.
Seguiamo invece le rive mediterranee lambendo tutta la costa meridionale della penisola anatolica, cioè della Turchia. Quando siamo ormai al lato più orientale del Mediterraneo, al largo della Turchia trovate l’isola di Cipro.
Nell’angolo nord-est invece del Mediterraneo trovate un solco quasi orizzontale che divide la Turchia da una delle aree più incandescenti del pianeta. È infatti il confine tra Turchia e Siria.
A sud della Siria c’è una strisciolina in riva al mare che rappresenta il Libano, e più a sud ancora Israele, il primo di soli diecimila kmq, il secondo non più grande della Lombardia.
Non si riesce a rappresentarli in una carta così piccola, ma qui ci sono anche i territori della Palestina, che è formata da due pezzi: la striscia di Gaza più a ovest e che si affaccia sul Mediterraneo, e la Cisgiordania più ad est, per una superficie complessiva pari alla provincia di Bologna, ma in cui si stringono ben 4 milioni di abitanti.
Alle spalle di Israele e senza sbocco al mare c’è la Giordania.
Se invece proseguiamo lungo le coste mediterranee, da Israele passiamo all’Egitto e dall’Asia all’Africa.
Se vi portate da qui al lato inferiore della mappa, trovate la parte più settentrionale del Mar Rosso e la penisola del Sinai che vi si immerge, oggi egiziana.
Volgiamo ora decisamente la prua ad ovest e incontreremmo il delta del Nilo che qui non è riportato.
Da queste parti, finito il benefico effetto delle sue acque, domina quasi incontrastato il Sahara che arriva fino all’Atlantico.
Un solco divide L’egitto dalla Libia. L’insenatura che trovate senz’altro sulla costa libica è il celebre golfo della Sirte.
Ad ovest la Libia confina con la Tunisia, e qui ha termine il nostro giro del Mediterraneo.