La mappa rappresenta sommariamente il territorio del Guatemala, alcune località al suo interno e i suoi confini.
Segni convenzionali
Le parti piene (nere) sono i paesi confinanti e due laghi all’interno del territorio del Guatemala;
Le linee incavate nel pieno sono altri confini;
Il vuoto (bianco) è il territorio guatemalteco;
crocette e tondini al suo interno sono città e località rilevanti;
area punteggiata è la foresta guatemalteca;
la linea grossa è la costa;
le sottili linee ondulate sono l’oceano Pacifico.
Esplorazione
Disponete la mappa con la scritta in basso, verso di voi e l’angolo tagliato in alto a destra. Ora avete correttamente il nord in alto.
Un primo contatto a due mani vi farà scoprire un’area prevalentemente vuota al centro, ed è il territorio del Guatemala; le aree piene nei contorni e sono i Paesi confinanti. Il Guatemala è un piccolo Paese dell’America Centrale, uno degli otto che occupano questo ponte tra i due grandi continenti del nord e del Sudamerica. È circa un terzo dell’Italia, sia come territorio che come abitanti.
Per una esplorazione più accurata partiamo dall’angolo in alto a sinistra. Questo territorio rappresentato con il pieno è messicano, e in particolare è lo Stato del Chiapas sul lato sinistro, diviso dal Guatemala da un confine irregolare che è il corso del fiume Usumacinta. Su entrambe le rive del fiume si estende la foresta che qui trovate segnata dall’area punteggiata solo in territorio guatemalteco. A nord invece il confine è una linea retta, come se fosse stata tracciata col righello nel folto della foresta e lo Stato Messicano confinante è il Campeche. Il Messico infatti è una federazione, e quelli che lo compongono sono Stati confederati. Questa foresta è anche la riserva della biosfera Maya, perché in queste terre l’antico popolo dei maya ha ancora i suoi discendenti (il 9% della popolazione) nonché le sue monumentali vestigia.
Seguiamo ora il limite tra area punteggiata e area piena in senso orario. Raggiungiamo l’angolo nord-est e nel pieno troviamo una linea incavata che indica il confine tra il Messico e il Belize, un altro degli staterelli centroamericani, anzi uno dei più piccoli: è grande come l’Emilia-Romagna! Come potete intuire, anche qui la foresta guatemalteca incombe e certo sconfina nel Belize, anche se qui non ne trovate l’estensione.
Osservate che anche il confine Guatemala-Belize è una linea retta. Quando troviamo confini tagliati in modo così preciso significa che a definirli non è stata la natura, ma un trattato, e i trattati spesso passano sopra agli uomini, anche se sono altri uomini che li fanno.
Scendendo, terminato il Belize, troviamo un piccolo affaccio del Guatemala sul mare: è la baia di Amatique e il tondino che vi trovate è la città di Livingston dove ancor oggi abitano i Garifuna, cioè i discendenti dagli schiavi venuti dall’Africa. Oltre la baia si apre il Mar dei Caraibi nel golfo dell’Honduras.
In questa baia sfocia il Rio Dulce, emissario del grande lago Izabal che qui trovate rappresentato con un pieno. Purtroppo da queste parti non sono infrequenti gli uragani. Lo Stato sottostante è l’Honduras che proseguirebbe oltre il lato destro della vostra mappa. Una linea incavata lo divide da El Salvador che occupa (ma non è tutto lì) l’angolo a destra in basso.
Siamo ormai al confine sud-est e proseguendo troviamo la linea grossa che indica la costa del Guatemala sull’Oceano Pacifico: costa arida e soggetta a frequenti inondazioni.
Dentro al paese
Cominciamo la nostra esplorazione da nord. Nell’area punteggiata della foresta c’è una crocetta che indica la località di Tikal, il più grande sito archeologico Maya. Scendendo, al centro, subito sotto i puntini, c’è il lago di Sant’Andres de Flores e a sinistra, al confine con il Chiapas, la linea del fiume Usumacinta.
Nella parte sud del paese scopriamo diverse località rilevanti segnate con tondi e con una crocetta. Il tondo più grande e più a destra è Città del Guatemala, cioè la capitale che si trova al quattordicesimo grado a nord dell’Equatore: tutto il paese è perciò in piena zona tropicale.
Un vicinissimo tondino a ore 8 (sud-ovest) è Antigua Guatemala o Sacatepéquez, la capitale del regno di Guatemala durante l’epoca coloniale, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Chimaltenango è invece il tondino a ore 9 dalla capitale e, nella stessa direzione, una crocetta indica la zona del lago vulcanico Atitlan, 125 kmq. Tutta questa area è montuosa e ricca di vulcani: ve ne sono 37 di cui 4 attivi.
Il tondino che segue ad ovest è Quetzaltenango. Quest’area occidentale del paese e gli altopiani della Sierra Madre, nonostante l’intensa attività vulcanica, sono la parte più densamente popolata perché il clima è più gradevole rispetto al quello tropicale delle pianure costiere; inoltre i terreni lavici sono molto fertili.
Pur essendo il paese più popoloso dell’America Centrale è una delle realtà meno sviluppate e più contraddittorie. Profonda è infatti la sperequazione esistente fra le condizioni di vita della maggioranza della popolazione, composta da amerindi (circa il 41%), rispetto alla minoranza formata da meticci (30%), bianchi (4%) e creoli (11%), i cosiddetti ladinos. I primi vivono in gran parte nelle “tierras frías”, dove la terra è meno fertile, o lavorano nelle grandi proprietà latifondistiche, in condizioni di povertà e di emarginazione. Inoltre, l’incremento demografico (2,06% nel 2009) pesa sensibilmente sulle modeste risorse disponibili, mentre cresce il numero dei disoccupati e gran parte della popolazione si trova in uno stato di forte povertà. Secondo stime dell’ONU, vive in condizioni di indigenza circa il 75% dei gruppi familiari; il 60% della popolazione non ha accesso all’acqua potabile; circa il 44% della popolazione di età superiore ai 15 anni è analfabeta, percentuale che sale al 70% nelle donne; la mortalità infantile è intorno al 27,8 per mille (stima 2009).